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Martedì, 17 Aprile 2018 09:47

Il Liceo Scientifico "Augusto Righi" di Roma al CERN

Il Liceo "Augusto Righi" di Roma al CERN Il Liceo "Augusto Righi" di Roma al CERN

Nella settimana dal 18 al 23 marzo, 5 studenti del Liceo Scientifico “Augusto Righi” di Roma si sono recati al CERN nell’ambito del Progetto EEE. Il piccolo gruppo, capitanato dalla professoressa Francesca Sartogo, durante i 5 giorni di permanenza al CERN ha costruito 2 delle 3 camere necessarie per uno dei telescopi dell'esperimento EEE. Il liceo attende ancora di poter ospitare il suo telescopio, ma agli studenti intanto è stata data la possibilità di costruire le camere MRPC. Dopo un primo giorno di ambientazione, il lunedì si è iniziato a lavorare a ritmi serrati. I ragazzi, divisi in due gruppi, guidati e stimolati dai responsabili del progetto, hanno iniziato a costruire la prima camera, lasciata semipronta dal gruppo precedente. La pulizia meticolosa dei vetri interni, o il disegno delle precisissime linee per l’applicazione delle delicate strisce di rame sono stati alternati a parentesi teoriche, sul funzionamento delle camere stesse e sulla raccolta ed elaborazione dei dati, a cura del fisico Raman Zuyeuski. I ragazzi, ormai esperti, hanno potuto costruire quasi in autonomia la seconda camera, con giusto qualche intervento (determinante) di Raman e dei suoi collaboratori Zheng Liu e Woosung Park. Il penultimo giorno, visto il buono stato di avanzamento del lavoro di costruzione delle camere, gli studenti hanno potuto approfittare della pausa invernale nel funzionamento di LHC e visitare il sito sperimentale di ALICE, sotto la guida di Despina Hatzifotiadou, che ne è anche l'Outreach Coordinator dell’esperimento. Qui i nostri hanno indossato l'elmetto protettivo e sono scesi sotto terra fino al cuore del rivelatore, per scoprire come si indaga lo stato di aggregazione della materia pochi milionesimi di secondo dopo il Big Bang. Durante le pause dal lavoro, in particolare durante i pasti, i ragazzi hanno respirato l'aria del CERN, soprattutto quella delle cucine della foresteria e della caffetteria, dove si incontrano scienziati di tutto il mondo, insegnanti, studenti, famiglie con bambini, e a tutte le ore si discute, si gioca, si cucinano e mangiano cibi di tutti i paesi, si studia, e ci si rilassa ascoltando le ultime novità. Infine il venerdì sono tornati a Roma, stanchi ma molto più informati su quello che ci passa sopra la testa, orgogliosi di sapere che in qualche scuola ci sarà un telescopio firmato di loro pugno.

 

During the week 03/18-23/2018, five students from the “Augusto Righi” Scientific Lyceum in Rome travelled to the Geneva Cern to participate in an initiative of the Extreme Energy Event (EEE) Project, which allowed them to experience first-hand work in a practical physics lab. The small group of students, which was accompanied by the Physics professor Francesca Sartogo, in the five days of its permanence, was able to build two of the three chambers necessary for the assembly of an EEE particle detector telescopes. The lyceum is still anxiously awaiting the possibility to host its own telescope; however, the students are still grateful to have been given the opportunity to build MRPC chambers. After their first day settling in, the students began working strenuously from Monday on.
They were divided in two groups and guided by the supervisors of the project, as the students started assembling the first chamber, which had been left uncompleted by the preceding group of High School students. The groups were alternated periodically between various tasks, such as the cleaning of the glass sheets-which would be placed internally to the chambers- and the drawing of guidance lines for the application of the internal copper lines. During this process, Physicist Raman Zuyeuski would illustrate the theoretical principles that come into action inside an active chamber and the proper procedures used when collecting and elaborating data. After having completed the first chamber, the students were able to build the second one almost in complete autonomy, except for a few crucial indications from Raman and his collaborators, Zheng Liu and Woosung Park. On Thursday, given the advance state of their work, the students were able to take advantage of the winter rest-time of the LHC and visit ALICE, an experiment which focuses on the study of the aggregation state of matter a few microseconds after the Big Bang. The students made a tour of the site guided by Despina Hatzifotiadou, who is the Outreach Coordinator of the experiment. After having worn protective helmets, the students descended 54 m below earth, to the Heart of the famous detector. However – as the students say – it was during the various meal-breaks, at the CERN cafeteria and dorm kitchen, that the students were really able to immerse themselves in the CERN experience. They were able to meet scientist and professors from all around the world, who would share their local cuisines, along with their culture, as they were studing or discussing recent scientific innovations and breakthroughs. Finally, after a productive week, the students were able to return safely home. Although tired, they were happy they had the opportunity to discover more about what goes over our heads every day (muons) and that somewhere, in a lyceum here in Italy, there is a telescopes that holds Chambers with their signatures.

 

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Letto 2976 volte Ultima modifica il Martedì, 17 Aprile 2018 09:58